I nostri desideri di cose belle, preziose, quasi sempre si scontrano con le nostre possibilità economiche. Ci vengono proposte tante esperienze\prodotti unici, desiderabili, belli. Magari non indispensabili, ma che vorremmo comunque avere, perché le riteniamo preziose, belle, di sostanza.
Una sessione fotografica è evidentemente una di queste.
Sì, è possibile farne a meno, ma l’importanza di un ricordo tangibile di un momento importante della nostra vita è difatti inestimabile in termini di valore affettivo e documentario. Qualcosa di extra, un lusso, ma uno di quelli a cui diamo più valore rispetto ad una borsa di marca o al centesimo giocattolo carissimo che verrà usato una sola volta, per poi prendere polvere nell’armadio perché, tanto, il bebè preferisce giocare con le nostre pentole spaccandoci allegramente i timpani.
Considerando questo, e con gli occhi a cuore in ricordo della bellissima sessione fatta da qualche nipotino, decidiamo di contattare un fotografo professionista. E molto spesso cadiamo dalle nuvole: sembra che una sessione fotografica abbia un costo davvero importante, molto più di quanto si pensava.
A questo punto, la prima cosa che ci viene in mente di fare è quella di esprimere le nostre perplessità a tutti quelli che conosciamo. E a questo punto, immancabilmente, si trova sempre un Fotografo Amico che ci rassicura: “Non preoccuparti, le foto te le faccio io con la mia reflex. E se mi dai 100 euro ti darò tutti i files con cui poi potrai fare tutto quello che vorrai”.
Beh, sembra che abbiate risolto alla grande. In fondo, cosa sono 100 euro?
La prima considerazione. Sono soldi. E nemmeno pochi, se vogliamo proprio dirlo. Inoltre, non sono l’unico investimento che farete: ci sarà anche il vostro tempo, non meno prezioso.
Beh, però, in cambio di questo denaro e di un pomeriggio piacevole, avrete delle fotografie. Un ricordo della vostra famiglia. Prezioso e unico. Ma esattamente come? Cioè, quali sono le vostre aspettative? Che tipo di fotografie immaginate di ricevere in cambio del vostro investimento? Perché certamente non dareste via 100 euro e due ore in cambio di qualcosa non meglio specificato, giusto?
Il vostro amico vi ha presentato il suo portfolio, avete certezza che le fotografie che vi sta mostrando sono fatte da lui, e non esempi scaricati dal web.
Vi ha detto che avrà cura di eliminare dalle foto la puntura della zanzara sul nasino, nel caso il vostro piccolo venisse colpito 10 minuti prima della sessione, o peggio, quel filo di cellulite che vi è comparso quando eravate incinte e non se ne va più.
Vi saprà guidare verso il laboratorio di stampa che non farà come per magia diventare verde in viso il vostro bebè, anche se sullo schermo del vostro pc la sua carnagione era perfettamente rosea.
Se farà tutto questo, questa persona è molto più di un amico, è un Grande Amico che vi sta regalando diverse ore del suo tempo sia il giorno della sessione che dopo, durante la postproduzione indispensabile per un buon risultato; mette al vostro servizio il proprio talento ed anni di esperienza, oltre alle costosissime attrezzature che userà. Potete, è un consiglio sincero, oltre ai 100 euro, fargli un bellissimo regalo. Siete stati fortunati! E lui è stato davvero generoso. Anzi, considerando l’impegno che vi ha dedicato, ci stupisce abbia chiesto i 100 euro: a quel punto, vista la sua generosità e l’evidente legame di amicizia che c’è tra voi, troviamo strano che non lo abbia fatto del tutto gratuitamente.
Perché invece, a dirla tutta, piuttosto spesso quella “generosa offerta” non è altro che un modo furbo di spillarvi 100 euro in cambio di una cosa che non ne vale nemmeno uno. Centinaia di foto fatte malissimo, non postprodotte, tecnicamente fallite ed esteticamente inguadrabili, spesso fatte ad una risoluzione bassissima perché il soggetto in questione quello che sa fare è accendere la sua macchina e spingere un bottone: le impostazioni della macchina fotografica ed un minimo di cura estetica delle vostre immagini sono cose che gli sono del tutto sconosciute. Quello che vi rimane in mano è un cd con un contenuto che non vi andrà nemmeno di rivedere ed il dispiacere per i 100 euro spesi per un pugno di mosche.
Fare “prove, portfolio, tentativi” è del tutto legittimo, ma andrebbe concordato in modo molto chiaro con i soggetti delle fotografie.
Dopo aver visto un listino a tre zeri del fotografo il cui lavoro vi ha colpito cadere nella trappola “ti faccio stessa cosa a 100 euro” è facile.
Prima di fare salti di gioia accertatevi, tramite la visione del suo portfolio, che il vostro amico abbia davvero un minimo di capacità fotografiche – e questo non sarà comunque una garanzia di rimanere soddisfatti del suo lavoro. Un professionista ha passato anni a imparare a fotografare i bambini, si tratta di centinaia di sessioni con bimbi di varie età, in diverse situazioni, con mille problemi dell’ultimo secondo, affrontati e risolti. Ha investito tantissimo denaro nelle attrezzature adatte, nei corsi di fotografia, nei corsi di postproduzione. Ha sperimentato tanti laboratori di stampa per trovare quello migliore, e segue di persona il risultato finale.
Paga le tasse perché lavorare in regola è uno dei modi in cui pensa al futuro dei bambini che fotografa.
Sì, vi chiederà molto di più.
Sì, in effetti si tratta di cifre importanti. Forse dovrete chiedergli di pagare un po’ alla volta. Forse vi toccherà rinunciare a qualche cena/vestito nuovo/borsetta/giocattolo/vestitino di marca per la vostra principessa\principino. Più che forse, sicuramente.
Ma avrete fatto alla vostra famiglia un regalo che vale ogni centesimo che avete dato al vostro fotografo, anzi, infinitamente di più.
Qualcosa che tra 30 anni sfiorerete con la mano pensando “Non potrei farne a meno”.