Il tema del “digitale” e come esso influenzi la fotografia e i nostri ricordi è uno di quelli che ci stanno particolarmente al cuore.
Se siete come noi, la vostra vita ormai si svolge nel mondo digitale: comunicazioni, foto, ricordi, libri, musica, l’intera organizzazione della nostra vita – tutto – si trova sul nostro smartphone e pc.
Siamo sempre più in grado di produrre e collezionare ricordi – di qualità anche molto migliore di quello che era una volta pensabile (vi ricordate le prime video camere 😀 o la macchinetta fotografica con il rullino che si tirava fuori solo per le vacanze e le feste di compleanno? ).
Ma insieme a questa opportunità arrivano anche tanti problemi. Collezionare ricordi diventa come una droga. Scattiamo, filmiamo, registriamo – tanto è gratis – e lo salviamo un attimo lì sul cellulare – e se siamo bravi – sul pc. Ma l’attimo passa e cresce sempre di più la montagna digitale che stiamo collezionando.
Quando è l’ultima volta che avete stampato una foto digitale, quando avete effettivamente creato qualcosa di tangibile? Esatto… Non che noi siamo molto meglio.
“Ma”, dite forse, “chi se ne importa se non lo stampiamo ora, tanto è lì salvato sul disco”!
Il punto che cerchiamo di fare da sempre è che la forma digitale di una foto non è quella che la protegge e conserva di più. Solo la stampa vi da, oltre al piacere di avere una cosa tangibile, la garanzia di conservare al meglio i ricordi più belli.
E non siamo solo noi fotografi che diciamo queste cose! Molti di voi avranno letto probabilmente la notizia di qualche tempo fa quando Vint Cerf, considerato uno dei “padri di Internet” e attualmente Chief Internet Evangelist per Google ha lanciato questo avvertimento: “I vecchi formati dei documenti che abbiamo creato potrebbero non essere leggibili dall’ultima versione di un software dal momento che la compatibilità reversibile non è sempre garantita. Perciò, quello che potrebbe succedere, col passare del tempo, è che anche se accumuliamo vasti archivi di contenuti digitali, potremmo non essere in grado di sapere cos’è.”
Cerf, guro del digitale, costata addirittura che: “Nel nostro zelo di digitalizzazione, digitalizziamo le foto pensando che così dureranno di più, ma potremmo sbagliare. Io direi che se ci sono delle foto davvero importanti per voi, create una copia fisica di quelle foto, stampatele.”
Lanciamo quindi due appelli:
1. Salvate i vostri ricordi più cari e quindi stampate almeno una parte delle vostre foto più importanti! Perché fin quando li tenete solo sul vostro disco rigido o nel cloud, c’è una rischio tangibile che potreste perderli per sempre. Ci vuole un po’ di tempo per selezionare le stampe, ma non aspettate che fallisca il supporto sul quale tenete i file e vi faccia perdere tutto…
2. Non chiedete ai vostri fotografi di fornirvi solo files! Un file non è il prodotto finale di un fotografio. Un professionista potrà fornirvi stampe e prodotti di qualità che dureranno per moltissimi anni, mentre un file non durerà. Un fotografa potrà darvi anche stampe più belle e durature di quelle che potete realizzare voi da un file. Conservate il vostri ricordi!
fonte:
www.dailymail.co.uk