In questi anni l’associazione sta crescendo, arricchendosi di nuovi membri che ogni volta portano una ventata di freschezza e creatività al suo interno.
Oggi vi presentiamo il meraviglioso lavoro di Antonella Di Paolo, che è appena stata ammessa come nuova socia.
Dice del suo lavoro: “La mia passione per la fotografia esiste da che ho memoria“
Leggete qui sotto la sua intervista:
Come hai iniziato?
La mia passione per la fotografia esiste da che ho memoria. A volte mi chiedo se fosse già scritta nel mio DNA o se sia nata grazie al mio papà che ha immortalato ogni singolo istante della nostra vita. Non ricordo un attimo senza macchina fotografica al collo. Il diploma pedagogico, l’indecisione tra Architettura e l’Accademia di belle arti ma poi una laurea in Scienze Politiche…una strada totalmente diversa dalle mie attitudini! Con la mia prima reflex, nel 2009, inizia la voglia di capire davvero la luce! Nel tempo libero fotografavo, sperimentavo, frequentavo corsi e affiancavo fotografi ai matrimoni. Nella vita reale cambiavo spesso occupazione e appena potevo prendevo un volo per fuggire un po’ dalla mia inquietudine. Sono passata dalle scartoffie degli uffici ai banchi di scuola senza trovare mai la mia dimensione. Sono una Bilancia e pare che i nati sotto questo segno impieghino tempo a prendere decisioni!! Poi il 2016. Un lavoro di quelli che “vivi tranquilla”, delle perdite importanti, ma anche un primo premio ad un concorso, un autoritratto significativo scattato di getto per l’ennesimo corso di fotografia e il mio primo reportage in sala parto. Un anno particolare che mi ha spinta senza più ripensamenti a seguire il cuore e ad aprire quel cassetto che custodiva il sogno. Sono fatalista e penso che il destino prima o poi ci si presenti in maniera discreta, sta a noi riconoscerlo e avere il coraggio di buttarsi. Da li è iniziata l’avventura! Il 20 febbraio 2017 ho aperto la mia attività con l’entusiasmo e l’incoscienza di chi inizia a percorrere una strada che conosce solo in parte! Ho iniziato a formarmi da subito e non ho più smesso per cercare di essere all’altezza delle aspettative di chi mi affida i propri ricordi e in questi anni ho ricevuto tanto in cambio! Oggi so che non c’è nulla di diverso che vorrei fare nella vita!
Quali sono le tue fonti di ispirazione?
Mi piace tanto osservare e anche un particolare banale può essere stimolante…! Fonte di ispirazione è l’arte, Caravaggio, la luce che in diversi momenti della giornata crea giochi, riflessi, che dipinge le linee dei volti, il cinema ed in particolare la fotografia nelle serie Netflix, i fotografi (attuali e di altre epoche), l’interior design, specie quello vintage e nordico, leggere, i materiali di riciclo, oggetti usati…e sicuramente viaggiare!
Puoi descriverci brevemente il tuo stile?
Il mio stile lo definirei intimo, spontaneo, dinamico. Ho un approccio discreto, mi piace ritrarre le persone nella loro autenticità, senza troppe interferenze ma provando a raccontare con onestà e lasciandomi trasportare dalle emozioni e dalle sensazioni che mi trasmette il momento.
Cosa ami di più del tuo lavoro?
Sono tante le cose che amo del mio lavoro, ma sicuramente la sensazione di benessere che provo nel fotografare! Ho un carattere discreto e riservato e la macchina fotografica è una complice che mi permettere di esprimere la mia sensibilità senza riserve e senza parole.
La soddisfazione professionale più grande.
Senza dubbio essere qui a rispondere a queste domande dopo 5 anni di duro lavoro, sacrifici, formazione, soddisfazioni e tante difficoltà…quando ho iniziato mai lo avrei immaginato e rappresenta il punto di partenza per migliorare sempre di più! Nel quotidiano mi sento davvero appagata quando avverto l’emozione dei clienti davanti ai loro ricordi e soprattutto sapere di aver creato un clima di fiducia ed empatia!
Raccontaci tre cose divertenti su di te.
Sono un’accumulatrice seriale, svaligio bancarelle e mercatini dell’usato (a volte anche fondaci) trovando raramente una collocazione alle cose ma solo per il gusto di averle!
Ho una passione smodata per le pecore…se mi imbatto in un gregge vado letteralmente in tilt!
So di non essere un’ugola d’oro, ma datemi un karaoke e potrei cantare, anche con una certa convinzione, fino a perdere la voce!
Raccontaci un aneddoto divertente del tuo lavoro.
Lavoro con delle “scarpe da notte” antiscivolo ridotte ormai ai minimi termini…ma rappresentano un po’ il mio portafortuna e non ho il coraggio di separarmene!
Quale età ti piace di più fotografare?
Difficile dirlo perché ogni età sa regalare delle emozioni ed un tipo di fotografia diversi. Sicuramente mi diverto moltissimo con l’età 6-11 mesi perché i bimbi interagiscono tanto e dispensano sorrisi ed espressioni buffissime e non vedo l’ora di poter tornare in esterna per il senso di libertà che dona una location all’aria aperta.
Senza cosa non potresti mai lavorare?
La luce naturale, un 50 mm….e la musica giusta!
Preferisci il colore o il bianco e nero?
Non c’è foto durante la postproduzione che non diventi monocolore almeno per un attimo! Adoro il bianco e nero, è senza tempo e mi emoziona sicuramente di più, ma ci sono foto che nascono per essere a colori!
Perché hai deciso di entrare in Afineb?
Ho sempre guardato i fotografi Afineb con una totale ammirazione e pensare che la mia candidatura sia stata accolta è per me una grande conquista sia a livello professionale che personale.
Pensare che il mio lavoro abbia raggiunto un livello tale da poter entrare a far parte dell’associazione mi rende orgogliosa ed è sicuramente uno dei motivi per continuare a migliorarsi costantemente!