Ormai molti di voi si rivolgono ad un fotografo professionista per avere dei ricordi indelebili e preziosi della loro infanzia.
Nessuno può dirsi stupito, la ritrattistica fotografica ormai è una tendenza, di quelle belle, di valore. Quelle che restano davvero un regalo immenso per i nostri bambini.
Beh, chiunque abbia fatto una sessione fotografica prima ha scelto a chi rivolgersi, e l’ha fatto probabilmente visualizzando il portfolio del fotografo o vedendo le sue immagini pubblicate su una delle numerose pagine professionali su Facebook. Immagini bellissime, dolci e tenere come solo quelle che hanno da protagonisti i bambini sanno essere.
Tutte pubblicate su internet, ovviamente con il consenso dei genitori dei piccoli soggetti.
Quindi, se anche voi avete deciso di fare le foto sicuramente vi sentirete chiedere la frase che ci ha fatto da titolo “Posso pubblicare le foto del tuo bambino su internet?”.
Bene, lo sappiamo tutti che esistono i pro e i contro. Le mamme che “mai, troppo pericoloso, non so se per lui sia scelta giusta, non voglio esporlo” e quelle “non c’è nulla di male, è bello divertente e i veri pericoli per bambini sono altri”.
Entrambe le posizioni meritano il nostro rispetto. Tutte le mamme, sia quelle che “mostrano” che quelle che “nascondono” hanno le loro personali e giuste ragioni, oltre ad un insindacabile diritto di decidere per la propria prole, per prendere le proprie decisioni in merito. Poco tempo fa girava su Facebook un bellissimo articolo in cui una mamma spiegava i suoi motivi per cui ha deciso di “farlo” e un’altra blogger ha risposto con un articolo in cui, da mamma, dice perché “non farlo”.
Ve li linchiamo entrambi, perché interessanti, intelligenti e rispettosi delle decisioni della “controparte”.
Ma in entrambi manca la visione del fotografo, che ovviamente si sente “di parte” ma allo stesso tempo ha davvero a cuore i bambini, altrimenti non farebbe questo lavoro!
Nella già citata frase “Posso pubblicare le foto del tuo bambino su internet?” c’è un po’ di ansia, per tanti motivi.
Quello fondamentale è la sopravvivenza del nostro mestiere, che amiamo e in cui utilità e bellezza crediamo. Poter far vedere il proprio lavoro ai potenziali clienti è indispensabile, non si può raccontare un immagine a parole. L’immagine stessa è un racconto, un racconto ricco, intenso, pieno di luce e sentimenti ma allo stesso tempo breve, immediato. Come un libro che si legge in un secondo e che lascia un ricordo intenso, pulito, carico di cose belle, di positività, di amore, di buono che abbiamo fortuna di avere nella nostra vita.
Un soffio di speranza e di positività per tutti, il dono che portano con sè i bambini.
Ogni volta che il nostro lavoro non può essere mostrato a tutti il nostro lavoro fa due passi indietro. Si nega agli altri qualcosa che è stato donato. Se nessun cliente consentisse la pubblicazione delle fotografie non riusciremmo a lavorare, non avreste visto immagini che vi hanno fatto innamorare, e i vostri bambini probabilmente non avrebbero avuto foto bellissime che fermano e portano in futuro il loro dolcissimo oggi.
Riflettete anche su questo ogni volta che il fotografo vi fa questa domanda.
Ma se, nonostante tutto, esporre il vostro figlio su internet vi crea ansia e malessere, esigete sempre che il vostro “no” sia rispettato.
Se invece vi siete convinti del contrario e quel agognato consenso lo avete dato, ricordatevi sempre che un fotografo professionista serio e affidabile deve rispettare sempre in primis il bambino stesso, le vostre eventuali richieste di mantenere l’anonimato del bambino e la liberatoria che gli avete firmato.
Noi, soci AFINEB, riteniamo che non è corretto pubblicare (ma ancor di più fare!!!) le foto che potrebbero ridicolizzare il bambino (ahinoi i “geni” che fotografano bambini con bucce di banana sulla testa, mentre fanno la cacca sulle braccia del papà o della mamma o quant’altro) e quelle dei bambini completamente nudi con genitali in vista (forse la ragazza di 15 anni non sarà felice che le foto della sua vulva abbiano fatto il giro del web già a pochi giorni dalla sua nascita).
Da genitori assicuratevi che il fotografo al quale vi rivolgete abbia un portfolio con immagini che sareste felici vedere pubblicate se foste VOI i piccoli protagonisti.
Per completare questo articolo AFINEB vorrebbe ringraziare con tutto il cuore i genitori che ci permettono di continuare a svolgere il nostro lavoro e ci supportano con il loro consenso alla pubblicazione delle foto dei loro tesori. E’ solo grazie a voi che abbiamo potuto fare il nostro lavoro, confrontarci con i colleghi, imparare e migliorare per offrirvi, ogni anno e ogni nuova sessione, fotografie che rendono giustizia alla cosa più bella che siete riusciti a creare nella vostra vita: un bambino felice.
“La bellezza salverà il mondo” Fëdor Dostoevskij